Stipendi: finanza e farmaceutica al top, ristorazione e agricoltura flop

I dati dell’osservatorio JobPricing. Bene anche il comparto petrolifero

MILANO – Per cento euro guadagnati in media da un lavoratore dipendente italiano, un impiegato nel settore finanziario ne porta a casa 149 e un addetto in un hotel o in un ristorante 80. E’ la scala del rating delle professioni, valutate in base alla retribuzione globale annua che riescono a offrire. Il podio viene completato dal farmaceutico al secondo posto (con un indice di 139,6) e dal comparto petrolifero (oil&gas si posiziona a 130,4). Invece in coda, poco sopra gli hotel e la ristorazione ci sono l’agricoltura (80,8) e i servizi alla persona (83,7).

Grazie ai dati sugli stipendi del settore privto raccolti dagli utenti, l’Osservatorio JobPricing può anche stimare che nel settore della moda si trova la maggior distanza tra chi sta in cima e chi al fondo della piramide retributiva: gli stipendi degli altissimi dirigeneti valgono 10,2 volte quelli di livello inferiore. Le distanze minori si trovano invece nella industry del legno, dove ci si fema a una sperequazione di 8,4 volte.

Se si guarda invece agli interessi di donne e giovani, emergono altre caratteristiche ancora. Nei servizi alla persona le donne registrano la presenza più massiccia (78% di quota rosa), nell’oil&gas vengono loro riconosciuti gli stipendi più elevati (oltre 38 mila euro). E’ invece nell’edilizia che si registra il minor gap salariale, comunque con un divario del 18% che la dice lunga sulla situazione generale. Agli under 35 interesserà invece sapere che la retribuzione più elevata si spunta nel settore farmaceutico (assegni da 32 mila euro) ma che è l’aeronautica a promettere la progressione stipendiale migliore con un incremento del 75% dello stipendio tra la finestra 24-35 anni e quella 55-64.